
AVETE MAI PENSATO DI DIVENTARE CHEF?...
Mi ha sempre incuriosito la figura dello chef, o meglio del grande chef alla Gualtiero Marchesi (ritornato ad aprire ristoranti in Italia solo di recente dopo aver diffuso la nostra cucina in tutto il mondo!): mi sono trovata più di una volta a immaginare di dirigere una grande cucina tra mille pentole che bollivano.
Eppure sentite quali consigli dà uno chef di rango come Anthony Bourdain a tutti coloro che vorrebbero avvicinarsi a questo lavoro:
"Allora volete diventare chef? Volete veramente, veramente, veramente diventare chef? Se eravate impiegati in un altro campo, sarete abituati a lavorare otto o nove ore al giorno, con fine settimana e serate libere, vacanze in famiglia, sesso regolare con il vostro patner e se siete abituati ad essere trattati con un minimo di dignità , considerati come esseri umani e come pari, allora forse dovreste riconsiderare ciò che vi troverete ad affrontare quando vi diplomerate alla fine di un qualunque corso di sei mesi che vi abbia messo questa assurdità nella testa!"
(liberamente tratto da A. Bourdain, Kitchen confidential. Avventure gastronomiche a New York, Feltrinelli)
Mi ha sempre incuriosito la figura dello chef, o meglio del grande chef alla Gualtiero Marchesi (ritornato ad aprire ristoranti in Italia solo di recente dopo aver diffuso la nostra cucina in tutto il mondo!): mi sono trovata più di una volta a immaginare di dirigere una grande cucina tra mille pentole che bollivano.
Eppure sentite quali consigli dà uno chef di rango come Anthony Bourdain a tutti coloro che vorrebbero avvicinarsi a questo lavoro:
"Allora volete diventare chef? Volete veramente, veramente, veramente diventare chef? Se eravate impiegati in un altro campo, sarete abituati a lavorare otto o nove ore al giorno, con fine settimana e serate libere, vacanze in famiglia, sesso regolare con il vostro patner e se siete abituati ad essere trattati con un minimo di dignità , considerati come esseri umani e come pari, allora forse dovreste riconsiderare ciò che vi troverete ad affrontare quando vi diplomerate alla fine di un qualunque corso di sei mesi che vi abbia messo questa assurdità nella testa!"
(liberamente tratto da A. Bourdain, Kitchen confidential. Avventure gastronomiche a New York, Feltrinelli)